snorkeling
Snorkeling
Lo snorkeling è un’emozionante avventura alla portata di tutti, perfetta per coloro che desiderano esplorare il magico mondo sottomarino. Con maschera, boccaglio e pinne, potrai immergerti nei segreti del mare già nei primi metri d’acqua. Il corso SSI Snorkeling rappresenta il primo passo verso esperienze più profonde come l’apnea e lo scuba diving.
Durante il corso, acquisirai le competenze necessarie per muoverti con agilità sia sopra che sotto la superficie dell’acqua, trasformando ogni uscita in un’indimenticabile avventura. Non c’è un’età minima per partecipare, l’unico requisito è saper galleggiare. Al termine del corso, otterrai il tuo brevetto, pronto per esplorare i mari con sicurezza. La Tribù Diving Academy organizza uscite di snorkeling guidate da biologi marini e esperti ambientali, che ti condurranno alla scoperta delle specie marine e dell’ecosistema marino. Le uscite di snorkeling ti porteranno a esplorare fondali sabbiosi, zone rocciose con grotte e anfratti, offrendoti non solo un’esperienza biologica, ma anche un viaggio attraverso le storie e le tradizioni locali.
Le destinazioni delle nostre escursioni includono il suggestivo Parco di Portovenere, la pittoresca costa di Lerici e Riomaggiore, dove potrai esplorare i 9 percorsi creati nel 2012 nel contesto del progetto “Seawatching a Lerici”. Preparati a un’avventura senza pari, dove potrai immergerti completamente nella bellezza e nella magia del mare.
sea watching
Immergiti nei 9 percorsi mozzafiato lungo la costa di Lerici, concepiti nel 2012 su mandato del Comune per il progetto “Seawatching a Lerici”. Questi itinerari, che si snodano da San Terenzo a Tellaro, offrono un’esperienza unica per ammirare scenari incantevoli, flora e fauna marina e per immergersi nella storia dei luoghi. Esplora le acque cristalline di San Terenzo e lasciati affascinare dalla bellezza del paesaggio marino. Scopri i segreti della Grotta del Brigantino, una delle meraviglie nascoste lungo la costa di Lerici. Immergiti nelle acque di Cala Caletta e lasciati catturare dalla sua tranquillità e bellezza naturale. Esplora la suggestiva Grotta del Falchetto e ammira gli spettacolari giochi di luce all’interno delle sue gallerie. Goditi una passeggiata lungo il percorso dell’Echo del Mare e lasciati incantare dal suono delle onde che si infrangono sulla costa. Scopri la pittoresca baia di Fiascherino e lasciati conquistare dalla sua atmosfera rilassante e suggestiva. Esplora i suggestivi borghi di Tellaro e Groppina e immergiti nella storia e nelle tradizioni di queste affascinanti località costiere. Preparati a vivere un’avventura indimenticabile lungo la splendida costa di Lerici, tra panorami mozzafiato e tesori naturali da scoprire.
seawatching a lerici
SAN TERENZO
san terenzo
Il primo percorso tocca la costa di San Terenzo partendo dalla spiaggia della Marinella sotto la passeggiata.
Costeggiando la parete a picco possiamo apprezzare il fondale frastagliato e ricco di massi. La geomorfologia si presenta molto varia e contorta a ricordo dell’antica attività geologica che ha interessato tutto il territorio. Sul fondale ci sono innumerevoli massi dove la vita bentonica è varia e ricchissima e dove si possono ammirare innumerevoli nudibranchi. Si arriva a Punta Galera anticamente chiamata Punta Ciappara da “ciappa” che in dialetto vuol dire pietra nuda proprio perchè la pietra si presenta liscia e levigata.
Sopra Punta Galera sono state ritrovate da un giovane studioso dilettante Ilario Sirigu alcune orme di dinosauro risalenti all’era Giurassica che hanno dato vita allo studio intensivo di tutta la zona ed alla creazione del museo geopaleontologico ospitato all’interno del Castello di San Giorgio a Lerici.
GROTTA DEL BRIGANTINO
GROTTA DEL BRIGANTINO
La punta di Maralunga è attuale sede di uno stabilimento balneare riservato alla marina militare. La roccia di Maralunga si presenta frastagliata, tagliente modellata dai venti e dalle correnti, in molti tratti quasi spugnosa; qui incontriamo la prima grotta del nostro itinerario: “La Grotta Del Brigantino”, così chiamata in quanto un brigantino, inseguito dai pirati barbareschi, si infilò nella grotta, distruggendo l’alberatura, ma salvandosi dall’attacco dei Pirati. La grotta si divide in due tronconi ben distinti; il primo, visibile dal mare, risulta ampio, lungo una quindicina di metri, visitabile (con il dovuto permesso dell’Autorità Militare) con natanti di piccola stazza; il secondo si apre nel fondo della grotta a circa 4 metri di profondità; la parte visitabile (con ausilio di autorespiratori) è lunga una ventina di metri, successivamente si stringe fino a divenire una fessura nella roccia, che qui appare liscia, quasi levigata. La punta di Maralunga è stato anche il luogo, in cui nell’anno 1480, venne ritrovato da tre pescatori un quadro dittico di “Nostra Signora di Maralunga”, attualmente custodito nella chiesa di San Francesco in Lerici, assunta al ruolo di “Santuario”. E’ certo che insieme al quadro vennero ritrovati resti di un veliero sicuramente affondato per urto contro la costa a picco. Sulla punta sorgeva anche un antichissimo mulino a vento a pianta circolare. Mulini di questo tipo erano numerosissimi nella parte verso mare lungo tutta la costa.
CALA CALETTA
CALA CALETTA
Delimitata a sinistra dal promontorio di Maralunga e a destra dalla “Punta di Maramozza”, questa zona ospita due percorsi unici. Maralunga e Maramozza derivano il loro nome dall’antico termine latino “Marra”, che significa uno strumento per tagliare e scorticare i tronchi, simile alla parte dell’ancora che affonda nel fango. Cala Caletta, il cui nome deriva dall’arabo “Callah” per insenatura, è circondata da una ricca vegetazione di sottobosco, lecci, pini e olivi. Tra gli scogli, si possono ammirare i resti di un antico promontorio chiamato “Punta Solitana”, lentamente eroso dal mare nel corso del tempo. La cala rivela anche un tesoro sommerso: i resti di una nave romana nei pressi dello “SCOGLIO DEL MACELLAIO”, che trasportava una colonna di marmo alto 11 metri destinata probabilmente a un tempio in Gallia o in Spagna. Per la sua importanza, la cala è stata dichiarata zona archeologica protetta. Ospita anche numerose caverne e grotte subacquee, alcune delle quali visitabili in apnea, con sacche d’aria respirabile. Lo scoglio “del Macellaio”, così chiamato per una vicenda sentimentale legata al suicidio di un macellaio lericino, presenta una caverna subacquea che lo attraversa, offrendo spettacolari giochi di luce azzurra.
GROTTA DEL FALCHETTO
grotta del falchetto
Uscendo da Cala Caletta, costeggiamo il fianco della punta di Maramozza, che anch’esso ospita grotte e fessure passanti.
Qui la roccia è particolarmente frastagliata, le sue fessure continuano, allargandosi, verso il fondo sabbioso, offrendo riparo ad innumerevoli sciami di piccoli pesci, che volteggiano sotto la schiuma. Costeggiando il promontorio, che è tondeggiante, troviamo una grotta visibile dalla superficie, delimitata all’esterno da un enorme pilastro di roccia naturale che divide l’ingresso in due parti; in dialetto viene chiamata “ a’ Grota der Farcheto” (grotta del falchetto) in quanto nell’area sovrastante nidificava e volteggiava il falco pellegrino. La grotta è visitabile con un piccolo natante nella sua parte più esterna, poi un pinnacolo di roccia limita ulteriormente l’avanzamento alle imbarcazioni, ma non i patiti dello snorkeling, che possono ammirare lo stupendo fondale azzurro nonché l’apertura di una spaccatura subacquea sui 7-8 metri, da affrontare solo con autorespiratori. All’interno la grotta forma una limitata volta aerea con aria fresca che entra da una stretta fessura sul suo fianco, unitamente all’eventuale moto ondoso. La visita a questa bellissima grotta può avvenire sono dopo un’attenta valutazione delle condizioni meteo-marine.
ECO DEL MARE
ECO DEL MARE
Dopo aver superato la punta di Maramozza, entriamo nel suggestivo “Seno di Mezzana”, noto anche come “Eco del Mare”. Delimitato dalla punta di Maramozza a sinistra e dalla punta di Mezzana a destra, questo tratto di mare ospita una piccola secca e uno scoglio centrale connesso alla costa da un arco di roccia subacqueo, creando un angolo di fondale incantevole. Al centro della costa rocciosa, si apre l’ingresso di una grotta subacquea lunga circa 40 metri e profonda circa 4 metri, con un’ampia quantità di aria respirabile che permette di emergere già a pochi metri dall’ingresso. La grotta, conosciuta come “La Cattedrale” per la sua maestosità, potrebbe contenere reperti archeologici e ossa di antichi mammiferi, considerando che il livello del mare in passato era più basso. Vicino al Seno e alla Punta di Mezzana, troverai un grande scoglio con vegetazione, dove si trova la caverna degli “Scaffari o Scaffali”, utilizzata in passato per lavorare le reti. La “Punta di Mezzana”, conosciuta anche come “La Lama”, presenta due stretti passaggi ideali per gli appassionati di snorkeling. In punta, c’è una piccola caverna chiamata “a’ tana che boffa” (la tana che soffia), dove con il mare agitato si forma una bolla d’aria compressa che viene espulsa con forza, creando uno spettacolo suggestivo.
FIASCHERINO
FIASCHERINO
Dopo aver doppiato la Punta di Mezzana, ci addentriamo nella prima delle due baie di “Fiascherino”, separate da un promontorio noto come la “Punta delle Stelle”, caratterizzato da numerosi scogli emersi e sommersi, chiamati gli “Stellini”. Questo è un luogo selvaggio e affascinante, ideale per il nuoto grazie all’accessibilità dalle spiagge di Fiascherino. Si ritiene che Le Stelle e Gli Stellini fossero il porto dell’antico Borgo di “Barbazzano”, le cui difese naturali sono state frantumate dagli impetuosi flutti del mare, trasformandosi in scogli.
Il nome Fiascherino ha origini incerte, ma due elementi sembrano aver contribuito alla sua formazione: la presenza di una sorgente di acqua dolce, che forniva acqua freschissima e potrebbe essere stata chiamata “luogo dove si attinge acqua con la Flaska” in lingua longobarda, da cui deriverebbe il termine “fiasco”; e la presenza di un piccolo approdo o scalo, forse denominato “scalinus”, che potrebbe aver dato origine alla contrazione “Flaska+Scalinus”.
Sul lato destro della baia si erge la scogliera di Treggiano, altrettanto imponente e frastagliata, coperta dalla tipica macchia mediterranea, che collega il Borgo di Fiascherino al Borgo di Tellaro.
TELLARO
TELLARO
Tellaro è caratterizzato da una chiesetta costruita sulla scogliera sulla sommità del piccolo promontorio che protegge il porticciolo. Il piccolo campanile è l’oggetto della leggenda “del polpo campanaro”: la leggenda narra che in una notte di tempesta il polpo venne scaraventato dalla furia dei marosi sulla corda delle campane, tirandole e facendole suonare. Così il polpo involontariamente allertò tutta la popolazione e salvò il Borgo da un imminente sbarco dei Pirati Saraceni. La roccia sotto il Borgo è bellissima nelle sue contorsioni che sono il risultato dell’antico modellamento operato dall’attività geologica e successivamente dal moto ondoso. Nel tratto di costa a sud del Borgo si aprono tre grotte. La prima visibile dall’esterno, lunga una decina di metri, termina con una franata di piccoli massi. La seconda, completamente sommersa e senza aria interna, si apre a tre metri di profondità ed anch’essa è lunga una decina di metri. La terza, bellissima, ubicata all’inizio di località “Groppina”, anticamente nota per l’ottimo vino, appare vista dal mare come un ampio sassone con due entrate divise da un pilastro di roccia. I colori interni sono intensi soprattutto la mattina con il sole a Levante.
GROPPINA
GROPPINA
Dalla Groppina, parte un’avventura lungo un tratto di costa selvaggia e incontaminata, completamente disabitata. Qui, le foreste di pini e lecci si affacciano direttamente sul mare, con le radici degli alberi che si intravedono sulla scogliera. Questo tratto costiero è caratterizzato da piccoli promontori, blocchi di roccia sparsi e spiaggette di sabbia e ghiaia, accessibili solo via mare o attraverso sentieri impervi tra la vegetazione.
escursioni snorkeling in gommone
riomagggiore
Attraverso la Via dell’Amore, partendo dalla “Secca della Banca” e dirigendosi verso Manarola, esplorerai un ambiente caratterizzato da anfratti ed insenature, con numerosi scogli sul fondale che ospitano una varietà di vita marina, offrendo uno spettacolo di bellezza unica grazie alla fusione tra terra e mare.
Costeggiando il Capo di Monte Nero Zona a Riserva Integrale, lungo la Punta di Monte Nero, potrai ammirare pareti scoscese e ricche di anfratti, in un ambiente protetto dove è facile avvistare cernie e predatori come barracuda e dentici, grazie alla presenza di varie forme di vita marina.
Il Primo Golfetto Zona A/B, raggiungibile seguendo il primo segnale della zona A del Parco e dirigendosi verso La Spezia lungo la franata, offre l’opportunità di osservare cernie, corvine, cefali e spigole, immergendoti in un mare popolato e circondato da nuvole di castagnole.
portovenere
Partendo dal porticciolo di San Terenzo, attraversiamo il Golfo di La Spezia, ammirando la costa e l’Isola Palmaria con la Torre Scola. Passando accanto alla suggestiva Chiesa di San Pietro, entriamo in Cala Byron, una vera e propria piscina naturale con vista sulla costa fino al Parco delle Cinque Terre.
Proseguiamo verso l’Isola Palmaria, patrimonio UNESCO, e ammiriamo le falesie e le grotte lungo il percorso fino a Cala Grande. Continuiamo verso l’Isola del Tino con il suo faro e le installazioni militari, poi verso il Tinetto e la Secca del Diavolo con la statua della Madonna. Dopo aver doppiato la Secca, ci fermiamo per un bagno vicino all’Isola del Tinetto e esploriamo la zona interna delle isole prima di ritornare a San Terenzo.
lerici
Si parte dal porticciolo di San Terenzo per dirigerci verso Lerici ed il suo possente Castello a picco sul mare. Doppiata la Punta di Maralunga con la Grotta del Brigantino, entriamo in una delle più belle baie della costa: Cala Caletta dove nel I° secolo D.C. affondò una nave lapidaria romana. Di questo naufragio rimangono 2 porzioni di colonna romana adagiate sul fondale sabbioso. Cala Caletta è ricco di grotte ed anfratti sovrastati da una ricca macchia mediterranea. Dopo la sosta, ci dirigiamo verso la Punta di Maramozza per ammirare la Grotta del Falchetto e il Seno di Mezzana. Ancoriamo a Sud di questa baia per visitare la Grotta degli Scafari che collega il Seno di Mezzana alla prima Baia di Fiascherino. Ci dirigiamo poi verso le 2 baie di Fiascherino e la parete di Treggiano fino ad arrivare a Tellaro, uno dei 100 borghi più belli d’Italia e famoso per la Chiesa di San Giorgio a picco sul mare e la millenaria leggenda del polpo campanaro. Proseguiamo fino alle grotte su cui è stato costruito il paese fino ad arrivare alla parete della Groppina con la sua grotta subacquea prima di invertire la rotta. Sulla via del rientro ci fermiamo a ridosso della Punta degli Stellini per poi fare rotta verso San Terenzo.
Attraverso la Via dell’Amore, partendo dalla “Secca della Banca” e dirigendosi verso Manarola, esplorerai un ambiente caratterizzato da anfratti ed insenature, con numerosi scogli sul fondale che ospitano una varietà di vita marina, offrendo uno spettacolo di bellezza unica grazie alla fusione tra terra e mare.
Costeggiando il Capo di Monte Nero Zona a Riserva Integrale, lungo la Punta di Monte Nero, potrai ammirare pareti scoscese e ricche di anfratti, in un ambiente protetto dove è facile avvistare cernie e predatori come barracuda e dentici, grazie alla presenza di varie forme di vita marina.
Il Primo Golfetto Zona A/B, raggiungibile seguendo il primo segnale della zona A del Parco e dirigendosi verso La Spezia lungo la franata, offre l’opportunità di osservare cernie, corvine, cefali e spigole, immergendoti in un mare popolato e circondato da nuvole di castagnole.
Partendo dal porticciolo di San Terenzo, attraversiamo il Golfo di La Spezia, ammirando la costa e l’Isola Palmaria con la Torre Scola. Passando accanto alla suggestiva Chiesa di San Pietro, entriamo in Cala Byron, una vera e propria piscina naturale con vista sulla costa fino al Parco delle Cinque Terre.
Proseguiamo verso l’Isola Palmaria, patrimonio UNESCO, e ammiriamo le falesie e le grotte lungo il percorso fino a Cala Grande. Continuiamo verso l’Isola del Tino con il suo faro e le installazioni militari, poi verso il Tinetto e la Secca del Diavolo con la statua della Madonna. Dopo aver doppiato la Secca, ci fermiamo per un bagno vicino all’Isola del Tinetto e esploriamo la zona interna delle isole prima di ritornare a San Terenzo.
Si parte dal porticciolo di San Terenzo per dirigerci verso Lerici ed il suo possente Castello a picco sul mare. Doppiata la Punta di Maralunga con la Grotta del Brigantino, entriamo in una delle più belle baie della costa: Cala Caletta dove nel I° secolo D.C. affondò una nave lapidaria romana. Di questo naufragio rimangono 2 porzioni di colonna romana adagiate sul fondale sabbioso. Cala Caletta è ricco di grotte ed anfratti sovrastati da una ricca macchia mediterranea. Dopo la sosta, ci dirigiamo verso la Punta di Maramozza per ammirare la Grotta del Falchetto e il Seno di Mezzana. Ancoriamo a Sud di questa baia per visitare la Grotta degli Scafari che collega il Seno di Mezzana alla prima Baia di Fiascherino. Ci dirigiamo poi verso le 2 baie di Fiascherino e la parete di Treggiano fino ad arrivare a Tellaro, uno dei 100 borghi più belli d’Italia e famoso per la Chiesa di San Giorgio a picco sul mare e la millenaria leggenda del polpo campanaro. Proseguiamo fino alle grotte su cui è stato costruito il paese fino ad arrivare alla parete della Groppina con la sua grotta subacquea prima di invertire la rotta. Sulla via del rientro ci fermiamo a ridosso della Punta degli Stellini per poi fare rotta verso San Terenzo.